FoodSophia

giovedì 2 febbraio 2012

Del perchè un (altro) foodblog.

Può sembrare quanto meno superfluo aprire, proprio nel picco massimo dell'esposizione di tutto ciò che gira attorno all'argomento cibo, aprire l'n-esimo foodblog. Credo che sia davanti agli occhi di tutti (e non parlo solo metaforicamente, basta accendere la tv) l'iperfagia mediatica di programmi di cucina, blog di cucina, discussioni di cucina. Non sono certo l'unica ad essermene accorta (potete leggere, a titolo di esempio, un articolo di Ilvo Diamanti su repubblica qui ).

Tuttavia, se è vero che negli ultimi anni il fenomeno enogastronomico è esploso, ciò non significa che prima della sua visibilità non fosse altrettanto vivo e presente nella vita di ognuno di noi e nella cultura di tutti noi. Come dire, il noumeno c'è sempre stato. Il cibo, il mangiare, la cucina, la tavola, hanno accompagnato e sempre accompagneranno (per forza di cose, dobbiamo pur nutrirci) l'uomo nella sua evoluzione naturale e culturale. Il mondo della gastronomia si è, in fondo, trasformato come è capitato ad ogni ambito della nostra esistenza: cioè i suoi contenuti si sono resi maggiormente accessibili e comunicabili. Ciò non corrisponde necessariamente ad una diminuzione della qualità, come se dopo l'invenzione della stampa nessuno avesse più scritto un'opera degna di essere letta.

Non so se il mio blog sarà degno d'esser letto, ma sarà sicuramente un piacere scriverlo. Da ultimo, lascio solo qualche indicazione sommaria su cosa non troverete mai in questo spazio (che cosa invece troverete, quello si vedrà in itinere): ricette copiate tali e quali senza citarne la fonte, tanto meno per gli articoli; insulti gratuiti o polemiche sterili; apologie dei disturbi alimentari (anzi, tutt'altro); diete pericolose per la salute; integralismo vegetariano-vegano-zonista-fruttista-crudista etc.; foto originali da rubare (su questo mi sto attrezzando). 

Se ancora siete davanti alla mia pagina, vi auguro buona lettura!








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